Educarsi alla parola
... «dovendo ogni sana creatura, per piccola che sia, sentire se stessa, guardarsi nell’anima, e parlare a quel modo che ‘detta dentro’»
Ultimamente percepisco un nuovo bisogno: quello di scrivere “bene”.
Cos’è bene (per me, ora)? Vorrei scrivere in maniera più accademica, senza perdere la capacità di trasmettere il mio coivolgimento emotivo e il mio entusiasmo per ciò che scrivo. Vorrei scrivere usando parole più specifiche. Vorrei avere molta più cura in quasi tutte le attività che svolgo, ma, soprattutto nel tempo “"vuoto”, aver cura di non rintontirmi al cellulare e di non strafogarmi di cibarie.
Il bisogno di curare la mia comunicazione e il mio stare nel mondo nasce dagli studi che sto facendo, per insegnare. Vorrei essere un esempio positivo, anche di desideri, obiettivi, impegno ed autenticità (curando un po’ anche la riservatezza…).
Però, come mi ha detto una volta il mio psicologo, meno male che nessuno è perfetto. “Pensa che peso sarebbe per un figlio, un genitore che non sbaglia mai”. Sapere che si può sbagliare è importante ed è qualcosa che si impara.
Vi lascio una delle tante citazioni belle e fonte di riflessioni che sto incontrando: buona cura della parola. Che vi porti libertà e sincerità.
«Parla soltanto chi si esprime originalmente; cioè chi crea la sua parola, conferendole ogni volta il significato che viene dal contesto; e il contesto della parola è l’anima. Chi non ha originalità non parla, ma emette dei suoni; si illude di parlare e fors’anche illude gli altri; ripete, non crea; imita, non intuisce; accetta passivamente una maschera di pensiero, non ragiona per sé, nel suo intimo. Educare linguisticamente, è né più né meno che educare alla originalità. La qual cosa […] non altro significa che sincerità, e questa non è privilegio raro di eletti, ma può diventar patrimonio di tutta la più modesta umanità, dovendo ogni sana creatura, per piccola che sia, sentire se stessa, guardarsi nell’anima, e parlare a quel modo che ‘detta dentro’»
Giuseppe Lombardo Radice
P.S.: ho ritrovato questo scritto nelle bozze, l’avevo dimenticato. Mi sorprendo! Mi piace sorprendermi!
Grazie Luca, per esserti preso il tempo di leggere e scrivere. Mi fa davvero tanto piacere trovare persone nuove qui!
Non so nemmeno se sia possibile comunicare un'emozione, nel momento in cui la si sta provando, in modo diverso da quello che descrivi. Sicuramente ci si può prendere del tempo, successivamente, ma viva l'entusiasmo!
Ciao Elisa, credo di capirti. Anche io vorrei sempre esprimermi con le giuste parole con le mie figlie, ma cerco di privilegiare la sostanza sopratutto nei loro primi anni di vita. Nella scrittura, qui o altrove, invece vorrei migliorare: per fretta di trasmettere una mia emozione mi lascio abbindolare da verbi semplici e ripetitivi, aggettivi non troppo ricercati e avverbi in abbondanza. Un abbraccio.